Taranto: una città, due mari

Taranto in equilibrio su due mari è una città che sa farvi sognare, è l’esperienza della quale non vi potrete mai dimenticare. Situata nell’omonimo golfo sul Mar Ionio, Taranto è un gioiello color nocciola che si staglia sul blu di un mare stupendo, infinito, lo stesso che protegge una delle oasi naturalistiche più belle d’Italia, l’Oasi palude La Vela. Ad una flora prettamente alofila si contrappone una fauna che vi farà sembrare di essere in un film magnifico: aironi cenerini, garzette, cormorani, fenicotteri, avocette, spatole, e tutte quelle specie animali che avete sempre sognato di poter vedere con i vostri occhi ma che erano rimaste impigliate sulla pagina del libro di scienze.
Taranto è natura, Taranto è Magna. Taranto è imponente e ineffabile e eterna. E come agire di fronte a cotanta bellezza? Prendendo una bici e lasciando che la brezza marina vi scompigli i capelli e vi accompagni nel vostro viaggio. E allora partite dalla splendida Piazza Maria Immacolata, e poi giù per Corso Umberto I fino al Ponte Girevole! Se sarete fortunati potrete ammirarlo nei suoi movimenti di apertura e chiusura, un’opera di ingegneria navale che è simbolo e vanto della città di Taranto. E ora lasciate i freni per la discesa Vasto e costeggiate il mare, riempiendo le vostre pupille della bellezza dei pescherecci e dei giardini dei miticoltori. Ma lasciate ancora un po’ della meraviglia che questa città sa ispirarvi per ammirare l’immensità del mare dalla “ringhiera” e poi per giungere ai piedi del Castello Aragonese… vi lascerà senza parole.
Però forse ora avrete fame! E Taranto risponde al vostro languorino con tanti ristorantini tipici, perché la bellezza sta nella natura e nelle opere dell’uomo, ma l’uomo sa fare anche altro, e la cucina qui è una delle sue massime espressioni. La città di Taranto ha una cucina molto ricca che consente di preparare dei piatti molto gustosi sia a base di mare che utilizzando i prodotti locali della terra. Il gusto del pesce fresco appena pescato vi inebrierà: cozze, ostriche, orate, cernie, gamberi, calamari e quanto di buono può essere pescato per essere portato a tavola. Un po’ appesantiti dal pranzo? Lasciate la bici e fate una passeggiata nella città più vera. Calpestate le pietre dei suoi vicoli, calpestate con loro secoli di storia e di idee.
Avventuratevi tra le postierle, le strette scalinate che mettono in comunicazione la parte bassa della città con la parte alta. Il borgo antico della storica città dei due Mari è infatti caratterizzato da intriganti e magici vicoli e vicoletti dove respirerete l’aria di Taranto, con le botteghe di artigianato tipico tarantino, arti che hanno origini millenarie, tradizioni che si tramandano di padre in figlio. E passeggiando incontrerete volti che raccontano una storia, donne dai volti solcati dalle vie del tempo, le stesse donne che vi racconteranno la storia della mitica taranta La luce del sole che picchia durante il giorno, quella dei lampioni che la fanno romantica la sera, i suoi colori, quelli del sud più vivace, il suo clima, l’affabilità della sua gente…e poi la storia, la cultura, il mare…: sono mille e mille gli elementi che concorrono a fare di Taranto un luogo inimitabile e pieno di fascino che merita di essere visitato.
Curiosità e aneddoti su Taranto
Taranto e i film
Taranto appare in diversi film, il più antico dei quali è La Nave Bianca, del 1941.
Il Ponte Girevole
Venne costruito nel maggio del 1887 e riammodernato negli Anni ’50. Una struttura imponente, lunga 89 metri, costituita da due semiponti che ruotano intorno ad un perno centrale ancorato tramite tirafondi alla banchina in cemento, muovendosi sopra una cremagliera mediante un pignone sempre in presa azionato da un motore elettrico. Il tutto poggia su una pista di rotolamento costituita da una serie di cilindri di acciaio. Le procedure di apertura e di chiusura del ponte richiedono complessivamente una ventina di minuti, le manovre sono condotte dall’interno di due cabine di pilotaggio situate nei pressi di ciascun semiponte.
Taranto e D’Annunzio
D’Annunzio dedica a Taranto uno dei suoi poemi, che compare nelle Laudi del Cielo del Mare della Terra e degli Eroi, Libro IV, nel quale parla dell’imponente Ponte Girevole.
I fantasmi della Masseria
In periferia, nella zona ancora di campagna, verso le strade interne che portano alla litoranea, vi sono numerose antiche masserie diroccate e abbandonate: una di queste è ben conosciuta in zona e si dice che intorno alle 5 del mattino si possa assistere alla visione dell’uscita da questa masseria, di una coppia di figure vestite di bianco che vagano senza uno scopo preciso, per rientrare poi all’interno. Si dice siano i fantasmi di due giovani assassinati per rapina circa sessant’anni fa proprio nella notte delle loro nozze.
La chiesa di San Domenico
Essa sorge su di un sito antropizzato già nel neolitico, nel chiostro potrete ammirare i resti di un templio greco mentre la chiesa, di impianto trecentesco, fra ogive e rosoni gotici presenta anche scalinate dal sentore barocco.
Il Murice
Il mare rende ricco chi lo tratta bene, e questo i pescatori lo sanno bene. Nei secoli una delle ricchezze più importanti dell’economia tarantina è stato il Murice, un piccolo frutto di mare con guscio pungiforme dal quale si ricavavano le tinte di color porpora, turchino, rosso chiaro e violetto che si utilizzavano per colorare il bisso e la lana.
Come raggiungere Taranto
Taranto dista 516 km da Roma e 307 da Napoli. Il modo più facile per raggiungerla è in auto, attraverso l’autostrada. In treno invece, è possibile arrivare a Taranto da Milano, Roma e Napoli. Chi invece preferisce l’aereo può giungere a Taranto atterrando all’aeroporto di Grottaglie, sito a 20 km dalla città, o a quello di Brindisi, a 95 km.